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DEBATE

Gli allievi delle classi quinte sono stati coinvolti in un laboratorio di Debate (dibattito strutturato).

Il Debate consiste in una gara tra due gruppi di studenti, con tempi di intervento definiti a priori ed una giuria che dichiara un vincitore.

All’ interno del dibattito si impara a sostenere una tesi e a controbattere a quella altrui in un confronto aperto e rispettoso delle opinioni altrui. I partecipanti devono essere in grado di portare le argomentazioni più adeguate, rispettando le regole assegnate e senza prevaricazioni.

Gli obiettivi didattici e formativi del Debate risultano essere:

  • Sviluppare il pensiero critico degli allievi
  • Affinare le competenze espressive ed il public speaking 
  • Saper ricercare le fonti ed i documenti valutandone l’affidabilità 
  • Valutare i differenti punti di vista su una stessa questione
  • Collaborare e partecipare con i propri compagni in maniera responsabile e costruttiva 
  • Saper valutare l’efficacia ed i limiti dei discorsi altrui.

Il Debate consta di diverse fasi, tutte importanti al fine della riuscita del confronto:

  • FASE 1 :la scelta dell’argomento. In questa fase è stato chiesto ai ragazzi di stilare un elenco di possibili argomenti da trattare in base ai loro interessi; in seguito, dopo una votazione democratica, è stato scelto l’argomento sul quale ci si sarebbe confrontati. Ogni classe ha scelto un tema differente. È stato sottolineato come l’argomento da scegliere dovesse avere delle caratteristiche precise e non dovesse essere troppo vasto; doveva permettere ai ragazzi di potersi chiaramente schierare a favore o meno di una determinata posizione.
  • FASE 2: ricerca del materiale. In questa fase è stato lasciato ai ragazzi un lasso di tempo (una settimana, cioè l’intervallo tra un incontro ed un altro) per ricercare del materiale su cui basare le proprie argomentazioni.
  • FASE 3 : assegnazione della tesi e divisione in due gruppi: quello dei pro e quello dei contro. Entrambi i gruppi hanno cercato e stilato vantaggi e svantaggi rispetto alla tematica proposta; tali aspetti sono divenuti le basi della propria dissertazione. Elemento importante è stato il fatto che la divisione in gruppo sia avvenuta in maniera casuale (attraverso sorteggio) e non si sia basata sulle opinioni personali; ognuno quindi si è trovato a dover sostenere la posizione assegnatagli, senza una adesione personale e spontanea.
  • FASE 4 : scelta del portavoce. Ogni gruppo, in maniera collaborativa e democratica, ha scelto un compagno che facesse da portavoce all’ interno della squadra e che parlasse nel momento del dibattito. La scelta è stata lasciata ai ragazzi proprio per poter permettere loro di accordarsi su quale potesse essere il compagno più adatto a ricoprire il ruolo, anche in base alle caratteristiche di ciascuno. Sono stati poi individuati all’ interno del gruppo anche altre due o tre figure che aiutassero il portavoce nell’esposizione delle argomentazioni. Gli altri elementi del gruppo sono intervenuti in momenti successivi in spazi a loro dedicati e più collegiali
  • FASE 5 : svolgimento del dibattito. Questa fase è stata quella operativa in senso stretto, in quanto è stata la fase in cui i ragazzi hanno esposto i risultati delle loro ricerche. Consta di diverse sottofasi: 1. La presentazione del problema, la sua rilevanza, l’enunciazione della posizione assunta (pro o contro) e l’anticipazione delle argomentazioni che la squadra svilupperà nel corso del dibattito; come ogni sottofase ha una durata di 3 minuti; questo serve anche per sviluppare le capacità di sintesi dei singoli ragazzi. È svolta dal primo dei tre debater individuati dalla squadra. 2. La fase delle prime argomentazioni a cura del secondo debater. In questa sottofase vengono presentate le prove a sostegno della propria posizione 3. La confutazione delle argomentazioni altrui a cura del terzo debater. Questo momento del dibattito prevede l’esposizione alle repliche rivolte alla posizione sostenuta dagli avversari. Vengono individuati e contestati tutti gli elementi negativi. 4. Il dialogo libero. In questa fase partecipa tutto il gruppo classe, sempre suddiviso in due squadre. E’ la fase che dura di più a livello di tempistica proprio per permettere a ciascuno di poter esprimere la propria opinione e permettere un confronto critico e costruttivo. 5. Epilogo a cura o di un quarto debater o nuovamente del primo. In questa fase si ricapitolano tutti i punti salienti sostenuti dai propri compagni di squadra e si ribadisce la forza delle proprie argomentazioni, senza però introdurre nuovi dati o elementi.
  • FASE 6 : il giudizio della giuria. Come già detto, esiste anche una giuria composta da tre persone che attribuisce a ciascun gruppo, alla fine di ogni fase, una valutazione (da 5 a 10 punti) considerando due aspetti fondamentali: gli aspetti formali e retorici e la ricchezza e la coerenza dei contenuti. Ogni giurato attribuisce il proprio punteggio e poi si procede con la somma dei singoli punteggi; al termine si ottiene la squadra vincitrice

 Anche qui, durante l’ultimo incontro, è stato previsto un momento di riflessione collettiva con la classe al fine di individuare le difficoltà incontrate e le sensazioni di ogni ragazzo. Gli allievi hanno potuto riflettere sul concetto del lavoro di gruppo, in particolare sulla difficoltà di collaborare e cooperare con compagni che non si erano scelti, ma che erano stati abbinati in maniera casuale, sulla difficoltà ad argomentare posizioni differenti dalla propria e trovare criticità o vantaggi su argomenti che, secondo l’opinione comune, non avevano tale dicotomia (come ad esempio la guerra).

Hanno sperimentato la possibilità di mettersi nei panni dell’altro e di riflettere su posizioni differenti dalla propria, affinando il loro spirito critico. In particolar modo i membri della giuria hanno potuto fare esperienza della difficoltà ad esprimere un giudizio ed una valutazione nei confronti di persone con le quali condividono buona parte della giornata, la difficoltà dell’essere imparziali, del non farsi influenzare da opinioni personali e da simpatie; hanno sperimentato il timore di poter essere a loro volta giudicati ed attaccati per le loro valutazioni, pur restando fermi sulle loro posizioni.

Il riscontro avuto dai ragazzi è stato molto positivo e tutte e tre le classi hanno lavorato in maniera attiva e propositiva, dimostrando una buona maurità sia nella scelta degli argomenti sia nelle argomentazioni ed hanno utilizzato i momenti messi loro a disposizione nella maniera più produttiva possibile.

 

 

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